Storia del ciclismo istriano

La fondazione della prima società in Istria risale al XIX secolo. L’11 novembre 1896 l’entusiasmo degli appassionati di Pola fa nascere il Veloce club Polese . L’organizzazione delle prime gare non tarda, specie sul percorso Pola – Pisino. A tre anni dalla fondazione della società venne costruita la prima pista, laddove oggi sorge il Ginnasio. La pista era lunga 333 metri e la capienza delle tribune in legno era di 1.200 spettatori.

La società polese è rimasta attiva sino all’inizio della Seconda guerra mondiale al termine della quale presso l’Unione sportiva operaia prese vita la sezione dedicata al ciclismo. Nonostante tutte le difficoltà dell’epoca, nel 1947 venne organizzata la gara “Istria libera” (150 chilometri di lunghezza). Solamente un anno dopo Edoardo Rajković è riuscito ad allestire quello che resta il fiore all’occhiello del ciclismo in Istria: dal 2003 il Giro dell’Istria , gara riservata alla categoria juniores, è entrato a far parte del calendario internazionale. Con il passare degli anni lo sport del pedale è diventato sempre più popolare in Istria. Fra i corridori che si sono maggiormente distinti, ne citiamo tre in ordine cronologico: Nevio Valčić, Cvjetko Bilić e Bruno Bulić.

Nel 1958 Nevio Valčić è riuscito a imporsi al Giro di Jugoslavia, una vittoria alla quale si aggiungono altri tre piazzamenti al secondo posto. In quattro occasioni si è aggiudicato la Litoranea adriatica, altrettanti sono stati i titoli nazionali (una volta nella categoria juniores, le altre tre fra i seniores). Nel 1953 è arrivato il successo al Giro dell’Istria. Valčić vanta anche tra i ricordi più belli una partecipazione ai Giochi olimpici. Accadde nel 1960 a Roma quando si piazzò 12esimo.

In base ai risultati ottenuti Cvjetko Bilić è stato in assoluto il miglior ciclista dell’ex Jugoslavia. Nella moltitudine di risultati di spicco conseguiti da questo valente corridore citamo due vittorie al Giro di Jugoslavia (1965 e 1971), un successo nella corsa Alpe Adria (1972), tre affermazioni nel Giro di Serbia, Croazia e Slovenia e i primi posti in corse in Algeria e Austria. Ma al top delle vittorie ottenute da Cvjetko Bilić va sicuramente messo il successo del 1974 nel Gran Premio di Liberazione. All’epoca molti addetti ai lavori consideravano questa corsa un vero e proprio “campionato mondiale di primavera”. Inoltre Bilić vanta in carriera un sesto posto al Tour de l’Avenire e tre partecipazioni alle Olimpiadi: a Monaco e Città del Messico in veste di corridore e a Seul in qualità di commissario tecnico e allenatore.

Bruno Bulić è la terza punta di diamante del ciclismo istriano. Fra le 63 vittorie complessive ottenute in carriera si ricordano le affermazioni al Giro dell’Istria, al Giro di Jugoslavia, alla Litoranea adriatica e al Giro del Friuli. Per Bulić sono due le partecipazioni ai Giochi olimpici, in entrambi i casi con risultati degni di rilievo: ottavo posto a Mosca e nono a Los Angeles nella 100 chilometri a squadre. Nella bacheca di Bulić spiccano l’argento (1979, Spalato) e il bronzo (1983, Casablanca) ottenuti ai Giochi del Mediteraneo, mentre a livello di nazionali per due volte si è laureato campione dei Balcani a squadre. Nel 1986 Bulić è stato tra i partecipanti del Giro d’Italia: per lui un risultato di tutto rispetto (25esimo), ma anche un brutto infortunio al bicipite femorale.

Fra i ciclisti istriani che si sono distinti nel periodo più recente il miglior risultato vede protagonista il pisinese Martin Čotar, campione europeo under 23 nella gara a cronometro. Attualmente sul territorio istriano operano quattro società, tutte con risultati di rilievo nelle varie categorie a livello nazionale: Pula, Loborika, Kršan e Puris-Kamen.

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