Il percorso Salviana
Tehnički opis:
Lokacija:
Umag - Savudrija - Kremenje - Buje - Umag
Dužina staze:
42.6 km
Polazna točka:
Umag - TN Katoro
Krajnja točka:
Umag - TN Katoro
Težina staze:
Lieve
Visinska razlika:
390 m
Najviša točka:
213 m
Najniža točka:
2 m
Tip staze:
Asfalto
Vrijeme vožnje:
2 h
Asfalt:
42.6 km 100%
Makadam:
0 km
Naglasci:

  • La citt? del turismo, degli organi e del tennis ? Umago
  • Le lacrime nel nido d?amore del conte Metternich nel 1818 ? il faro di Salvore
  • La gloriosa battaglia navale: la disfatta del figlio di Federico Barbarossa nelle acque di Salvore nel 1177
  • Il dominatore della valle del Dragogna ? Castelvenere
  • La Sentinella dell?Istria ? Buie

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Benvenuti sul percorso Salviana, il quale vi conduce dalle spiagge soleggiate e dal tumulto estivo fino al cuore del tranquillo e mansueto entroterra istriano. Partiamo da Umago ? la citt? che, oltre che per la sua rovente riviera, vanta un ricco patrimonio storico ed un evento singolare ? il festival degli organi tradizionali (Organum Histriae). Fondata su una penisola nel periodo di transizione tra la tarda antichit? ed il primo medio evo, il centro storico parla a voce alta il linguaggio dell?antica Venezia, oggid? Umago ? il maggiore centro di villeggiatura dell?Istria nord-occidentale il cui nome si ? diffuso per tutta l?Europa ed il mondo intero, grazie ad un evento sportivo di spicco ? il torneo ATP internazionale di tennis ??Croatia open??.

Se proseguite attraverso la citt?, addentratevi nell?edificio pi? preservato del centro storico, nello stesso tempo il pi? antico di Umago ? la torre all?estremo ovest della citt? dove oggi si trova il museo. Siete un amante dell?archeologia? ? controllate che cos?? esposto al 2° e al 3° piano del museo e li troverete alcuni fatti interessanti sull?antica Sepomaja (Sipar), oppure sull?idro-archeologia della zona di Umago.

Andando oltre lungo le mura cittadine, vi troverete dinnanzi alla facciata incompiuta della chiesa parrocchiale dell?Assunzione della Beata Vergine Maria e di S. Pellegrino del 1760, seppur i dati d?archivio parlano di una chiesa pi? antica del XIV secolo, e la cappella laterale dedicata alla S. Ermagora e a S. Fortunato. ? d?obbligo entrare e visitare il suo altare barocco, il trittico Veneziano del maestro friulano del XIV secolo, la tela di Cristo risorto dal monastero Veneziano della met? del XVI secolo, e l?arco con la rappresentazione del Dio Signore, pezzo d?arte di un altro maestro Veneziano della seconda met? del XVI secolo. Fate particolare attenzione al meraviglioso organo risalente al 1776, un pezzo d?arte di Francesco Dazzi, che oggi produce suoni divini durante le Giornate dell?organo. Oltre a rappresentare il punto piu occidentale della Croazia, la vicina Salvore ? un tempo uno tra i pi? importanti porti antichi del nord Adriatico, conosciuta inoltre per una gloriosa battaglia navale che nell?anno 1177 si svolse nelle sue acque tra i Veneziani e la flotta condotta da Ottone ? figlio di Re Federico Barbarossa. La legenda narra che il toponimo Salvore deriva da Salvo-Re, che tradotto significa la salvezza del Re, dato che a seguito della sconfitta in mare, il figlio del glorioso Barbarossa fuggendo tent? di nascondersi in una cisterna vicina.

Dell?importanza della battaglia di Salvore testimonia il fatto che fu immortalata dal pennello del glorioso Tintoretto. E poi, qui troverete anche il faro funzionante pi? antico tra tutti su ambedue le sponde del mare Adriatico! Oltre al fatto di potersi pregiare di essere stato il primo faro in Europa nel quale fu introdotta l?illuminazione a gas ottenuta dal carbone fossile, il faro di Salvore e? inoltre conosciuto per un triste episodio d?amore. Come la storia narra, il conte Metternich, seppur sposato, s?innamor? pazzamente di una moretta locale e proprio in questo luogo vi fece costruire il loro nido d?amore. Come per? di solito accade nelle tristi storie d?amore, i due amanti non potettero sistemarsi qui perch? la bella e misteriosa moretta mor? a pochi giorni dalla fine della costruzione del faro. Lasciate il triste faro dietro di voi e proseguite oltre, verso le pittoresche case e chiesette istriane di pietra, verso il campanile della chiesa di S. Maria del Carso e di Plovania, attraverso i quali la strada porta fino a Castelvenere ? piccolo bastione che domina la valle del Dragogna.

Se proseguite oltre, attraverso Cremegne giungerete finalmente a Buie i cui due campanili si notano da lontano. Sorta a 222 metri di altitudine, in passato Buie fu soprannominata pure la ?Sentinella dell?Istria?, il che non deve meravigliarci se consideriamo il modo in cui fieramente s?innalzano le sue mura medievali in mezzo al paesaggio collinare: Castelvenere e i campanili della chiesa di S. Servolo e della chiesa dell?Immacolata misericordiosa. Prima di ritornare alla volta di Umago, minuziosamente esplorate le vie lastricate del centro storico di Buie, visitate il museo Etnografico ed il Duomo sorto sulle fondamenta dell'antico Tempio di Giove.

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